LA SENTENZA DI MARCO AURELIO di Giancarlo Gori da "I Pensieri" di Marco Aurelio Antonino)

LA SENTENZA DI MARCO AURELIO  di Giancarlo Gori  da "I Pensieri" di Marco Aurelio Antonino)

Marco  Aurelio (121 - 180 d.c.) personaggio pieno di contraddizioni, viene  rappresentato  come  un  uomo  con due anime, condannato  ad  una  vita  dissociata nella quale si scontrano, precetti di altissimo valore umano e  intellettuale  e quella ragion di stato che impone crudeltà, doppiezza, indifferenza per il diritto delle genti. Solo  il  fardello di  guerre  imprevedibili alle frontiere,calamità naturali e pestilenze può giustificare l’inerzia sociale di chi ebbe, più di altri, le fondamenta teoretiche e, certo la bontà di cuore, insieme alla potenza,sufficienti per portare la Repubblica di Platone in terra. Negli ultimi anni della sua vita stese in greco, una serie di riflessioni ed appunti, specchio  del  suo  atteggiamento  filosofico e morale, L’anno  in  cui si svolge l’azione drammatica è il 177 d.c., anno in cui Marco Aurelio dovette prendere la  grande decisione  di condannare  o  graziare alcuni cristiani di Lugudunum  (Lione).

Lo spettacolo porta per la  prima volta sulla scena, la figura dell’  Imperatore Marco  Aurelio e il suo dilemma interiore: imperatore o filosofo? Il dramma, largamente tratto  dalla  sua opera più famosa i “ Colloqui con se stesso”, è  costruito con un’azione scenica ed una struttura drammaturgica, estremamente fruibili anche da un pubblico meno preparato, suscitando nello spettatore una forte sensazione di coinvolgimento.