EDIPUS di Giovanni Testori Regia Giancarlo Gori

EDIPUS   di Giovanni Testori        Regia Giancarlo Gori

                                      

Tra le molte riscritture contemporanee del mito di Edipo, quella di Giovanni Testori, terzo e conclusivo capitolo della Trilogia degli Scarozzanti (Macbetto, L’Ambleto e Edipus), si evidenzia certamente per i suoi smaccati caratteri di originalità e autonomia dal modello. Non dunque una ri-scrittura, ma una scrittura che al mito ruba i presupposti per un’ elaborazione del tutto nuova dal punto di vista della vicenda, della forma e del linguaggio, di un autore che ha fatto della sperimentazione formale e linguistica un caposaldo della propria poetica non allineata. In questa nuova messinscena, la regia, ha dato risalto alla personalità tragicomica del protagonista, lo Scarozzante (il capocomico di una sgangherata compagnia di guitti che, tradito e lasciato solo dai compagni, e' costretto a sostenere tutte le parti della tragedia) e inserito elementi di musica presi dal Varietà. Innescando così un meccanismo di intensa teatralità. L’Edipus, dello Scarozzante, con tutta la sua carica di denuncia e di condanna, mette in luce la crisi della cultura e della coscienza contemporanea, portando in scena la metafora della ribellione di Edipus, venuto per coniugare “Cristo e Marxo”.